“Let’s grow!” il motto di SACE per le aziende Italiane

di Leonardo Marti

“Il futuro delle imprese Italiane passa da export, innovazione e finanza”

Lo scorso 4 marzo 2025, il team di Alysiance ha avuto il piacere di partecipare all’evento dedicato alle imprese italiane organizzato da SACE – Sezione speciale per l’Assicurazione del Credito all’Esportazione – che, per una platea di quasi un migliaio di spettatori (includendo chi era collegato on line), ha riunito manager, imprenditori e analisti economici sotto il motto “LET’S GROW!”. In diretta streaming dagli studi televisivi di SKY, Omar Schillaci (Vicedirettore vicario di Sky TG24) e la conduttrice Mariangela Pira hanno coordinato gli interventi stimolando un’ampia discussione sulle opportunità offerte a supporto dell’export, dell’innovazione e della finanza come strumenti per rafforzare la competitività delle imprese italiane sui mercati globali.
Per prima ha parlato l’AD di SACE Alessandra Ricci che ha da subito evidenziato come il Governo italiano stia oggi supportando la crescita delle imprese, predisponendo un pacchetto ad hoc di 100 miliardi di euro, destinato per l’85% a supporto dell’export e per il restante 15% all’innovazione. Secondo le stime di SACE, l’intervento potrebbe generare una crescita attesa del +4,2% annuo sul fatturato delle aziende, con un impatto positivo sull’intero sistema economico nazionale.
L’acronimo di GROW sintetizza il programma lanciato da SACE:

  • Garanzie: accesso al credito e strumenti assicurativi per sostenere gli investimenti;
  • Rischi: gestione dei rischi di mercato e valutazione strategica delle operazioni;
  • Opportunità: individuazione delle aree geografiche più promettenti;
  • Worldwide: visione globale e approccio proattivo all’internazionalizzazione.

Come sottolineato da Alessandra Ricci, il futuro delle imprese italiane dipende dalla capacità di affrontare le sfide globali con strumenti adeguati, coraggio imprenditoriale e regole che favoriscano la competitività.

L’export al centro della crescita delle imprese
L’export, quindi, è tuttora un asset strategico per le imprese italiane, ma al tempo stesso richiede una pianificazione mirata. Da uno studio critico dei dati emerge infatti che non basta solo vendere all’estero: occorre conoscere i mercati, comprenderne le dinamiche e investire in settori ad alta marginalità. Qui entrano in gioco i c.d. “Paesi GATE”, identificati da SACE come le 14 destinazioni più promettenti per il Made in Italy.
Per sostenere ulteriormente le aziende nel processo di espansione internazionale, SACE ha presentato la Growth Map, una piattaforma interattiva che fornisce dati aggiornati sull’export italiano verso ogni paese del mondo. Come evidenziato dal Chief Economist Alessandro Terzulli, questo strumento non è solo una raccolta di informazioni, ma un vero e proprio cruscotto decisionale per le imprese che vogliono approcciare nuovi mercati con una strategia basata su dati concreti.
Si è fatto l’esempio dell’Arabia Saudita, ricordando che l’Italia ha recentemente siglato accordi per 6,6 miliardi di euro, in particolare per lo sviluppo della città futuristica di Neom e altri progetti tra cui le energie rinnovabili. Le tendenze degli ultimi anni, evidenziano come questo mercato, e il Medio Oriente in generale, offra opportunità significative nei settori delle infrastrutture, dell’agroalimentare e della transizione energetica, con un particolare interesse per il prodotto italiano.

L’innovazione e l’ingegno italiano come fonte di vantaggio competitivo
Durante l’evento si è discusso anche del tema dell’innovazione e del ruolo chiave che gioca nella competitività internazionale. Secondo Valeria Sandei, AD di Almawave, le imprese devono investire in tecnologie avanzate per mantenere o creare un vantaggio competitivo. Almawave è attiva da 15 anni negli investimenti e nello sviluppo di progetti basati sull’intelligenza artificiale in cui le risorse finanziarie e la visione dell’imprenditore rappresentano un nodo cruciale nello sviluppo tecnologico.
Anche in tal senso SACE ha lanciato l’Innovation Intensity Index, un indicatore molto utile alle imprese per misurare il grado di innovazione di ogni settore (da un minimo di 1 a un massimo di 4).

L’agribusiness e il tema attuale delle tariffe
Dal dibattito è emerso che, anche un settore più tradizionale come quello dell’agroalimentare ha mostrato forti segnali di espansione. Come ha evidenziato Luigi Scordamaglia, AD di Filiera Italia, il settore ha riportato un incremento del +8,8% dell’export nel 2024. Con uno sguardo verso il futuro, l’export rappresenta ancora una leva per la crescita dei volumi d’affari, nonostante le barriere tariffarie di cui si parla tanto in questi giorni. In tal senso, gli Stati Uniti, restano un partner strategico imprescindibile, con una domanda costante di Made in Italy. Il prodotto italiano ha il merito di non essere identificato come una commodity, ma come un prodotto premium, il cui valore aggiunto è dato dalle capacità e dall’ingegno uniche delle imprese italiane.

Alcuni recenti interventi di SACE
Soltanto a titolo indicativo, ecco alcune delle operazioni in cui SACE ha avuto un ruolo decisivo negli ultimi mesi:
L’azienda agricola toscana Aboca Spa ottiene garanzia SACE per un finanziamento finalizzato alla ricerca, innovazione tecnologica in IA e sviluppo di prodotti terapeutici nel rispetto dell’ambiente.

  • Fagioli Spa, uno dei leader mondiali nostrani nei servizi logistici ad alto contenuto ingegneristico, riceve un finanziamento bancario assistito per il 70% da Garanzia Futuro SACE, potendo così investire nell’ampliamento della propria flotta verso i mercati esteri.
  • ICAM Spa, storica realtà nella filiera del cacao, ottiene un finanziamento bancario, con Garanzia Futuro SACE, che la supporterà nell’acquisto del cacao, favorendone la crescita internazionale in un contesto di aumenti del prezzo della materia prima.
  • Il socio di maggioranza di PILA Spa finanzia la propria controllata attraverso un finanziamento (coperto da garanzia SACE) nell’ambito del piano di copertura finanziaria dell’investimento che permetterà a PILA di realizzare la nuova linea funiviaria Pila-Couis.
  • Cotonificio Albini Spa, storico produttore di tessuti e filati in fibre naturali di alta qualità (gestendo l’intera filiera produttiva, dal campo di cotone al prodotto finito) consegue un finanziamento bancario garantito SACE destinato a sostenere la propria espansione commerciale all’estero.
  • Pasta Berruto Spa viene finanziata da un primario istituto bancario per l’acquisto e l’impianto di una nuova linea produttiva per la pasta corta, dietro copertura Garanzia Futuro SACE.
  • A Sorgenia Spa viene concessa una revolving credit facility bancaria della durata di 18 mesi, assistita da garanzia SACE, per far fronte alle esigenze di capitale circolante.

 

Per crescere nel mondo ci siamo anche noi
L’evento “LET’S GROW!” ha messo in luce un concetto chiave: l’internazionalizzazione non è soltanto una scelta, ma una necessità. In un contesto globale in continua evoluzione, le imprese italiane devono adottare strategie basate su dati, innovazione e strumenti finanziari adeguati. Export e innovazione non sono due binari paralleli, ma elementi sinergici. Chi sa integrare tecnologia, finanza e conoscenza dei mercati avrà un vantaggio competitivo duraturo. Per rendere possibile tutto questo ci siamo anche noi di Alysiance, insieme possiamo essere gli alleati strategici di imprenditori visionari che vogliono crescere oltre il proprio territorio e innovare.

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