Intelligenza Artificiale e Aziende: come proteggere i propri dati

intelligenza artificiale e aziende

di Maresa Russo

L’Intelligenza Artificiale rappresenta oggi una delle leve più potenti per migliorare i processi aziendali, ottimizzare le risorse e aumentare la competitività. Tuttavia, le imprese che scelgono di adottare strumenti di IA devono prestare grande attenzione alla protezione dei propri dati, che costituiscono un patrimonio aziendale di enorme valore.

Molti strumenti di Intelligenza Artificiale – soprattutto se gratuiti o di provenienza poco chiara – possono presentare rischi significativi, soprattutto per le PMI meno strutturate: dall’uso improprio dei dati sensibili alla mancanza di garanzie in termini di cybersecurity. Ecco, quindi, un vademecum pratico step-by-step per le PMI che vogliono sfruttare l’Intelligenza Artificiale in sicurezza.

 

  1. Valutare con attenzione gli strumenti da utilizzare
  • Preferire soluzioni a pagamento affidabili: le piattaforme gratuite spesso monetizzano attraverso i dati degli utenti. Investire in strumenti a pagamento significa avere maggiori garanzie di sicurezza, SLA chiari e supporto tecnico.
  • Verificare l’origine e la reputazione del fornitore: scegliere tool sviluppati da aziende riconosciute, che rispettino standard internazionali di sicurezza (ISO 27001, GDPR, ecc.).
  • Leggere le policy di utilizzo dei dati: comprendere come vengono trattati i dati caricati sugli strumenti di IA è fondamentale per evitare sorprese.

 

  1. Proteggere i dati sensibili prima di condividerli
  • Evitare di inserire informazioni riservate nei tool online: dati finanziari, piani industriali, nuovi lanci di prodotto, informazioni su clienti e dipendenti non dovrebbero mai essere caricati integralmente sulle piattaforme di Intelligenza Artificiale.
  • Applicare tecniche di anonimizzazione: quando possibile, rimuovere nomi, codici fiscali, dettagli bancari o qualsiasi elemento che possa identificare persone o aziende.
  • Creare versioni “pulite” dei documenti: condividere solo le parti strettamente necessarie per l’elaborazione da parte dell’IA.

 

  1. Implementare politiche aziendali chiare sull’uso dell’Intelligenza Artificiale
  • Definire regole interne per i dipendenti: stabilire quali strumenti possono essere usati, per quali attività e con quali limiti.
  • Formare il personale: spiegare ai collaboratori i rischi legati alla condivisione impropria di dati sui tool di IA e le migliori pratiche per evitarli.
  • Monitorare l’utilizzo: utilizzare sistemi di auditing per verificare chi accede a quali dati e come vengono utilizzati.

 

  1. Rafforzare la sicurezza informatica
  • Aggiornare regolarmente software e sistemi: le vulnerabilità non corrette sono un punto di accesso per eventuali attacchi.
  • Implementare autenticazione a più fattori (MFA): rende più difficile per gli hacker accedere ai sistemi aziendali.
  • Eseguire backup periodici: così da proteggere i dati da eventuali perdite o attacchi ransomware.
  • Collaborare con un esperto di cybersecurity: anche esterno, per valutare i rischi e implementare misure di protezione adeguate.

 

  1. Verificare la conformità legale
  • Assicurarsi che i tool scelti rispettino il GDPR: fondamentale per le aziende che trattano dati di cittadini europei.
  • Richiedere contratti chiari ai fornitori: che specifichino responsabilità, modalità di trattamento dei dati e tempi di conservazione.
  • Conservare traccia di ogni consenso e autorizzazione: soprattutto quando si gestiscono dati dei clienti.

 

Conclusione

L’Intelligenza Artificiale può certamente rappresentare per le PMI un elemento di accelerazione, ma solo se utilizzata in modo consapevole e sicuro. Proteggere i dati non è un ostacolo all’innovazione, bensì una condizione imprescindibile per garantire la continuità aziendale e la fiducia di clienti, partner e stakeholder.

Adottare strumenti affidabili, formare il personale, implementare procedure chiare e affidarsi a professionisti della cybersecurity sono i primi passi per sfruttare l’Intelligenza Artificiale in modo strategico, senza mettere a rischio il patrimonio più prezioso: le informazioni.

 

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